Chi è Giacomo?
Vive in Trentino, ma scende a valle per frequentare l’università a Milano.
Da sempre è appassionato delle storie, in generale. Quelle delle persone, dei luoghi e dei libri. Vere o inventate che siano. Qualsiasi storia diventa per lui un mistero da conoscere, e soprattutto da raccontare.
Proprio per questo, attualmente studia la Storia con la S maiuscola. La studia all’università UNIMI, per poi divulgarla sui social in modo divertente. Riesce a coinvolgere un vasto pubblico perché, anche se tratta una materia spesso considerata noiosa, ha la capacità di renderla affascinante.
Con i suoi video, ogni personaggio o avvenimento rivela il lato più interessante. Riesce a trasformare aneddoti e curiosità in avvenimenti mondani degni di una soap opera.
La sua risata, a volte diabolica, altre dissacrante, aiuta a far accrescere la qualità più pura di chi lo segue: la curiosità.
Giacomo è capace di intrattenere il pubblico parlando di un oggetto come una sedia o di un personaggio come Napoleone, rendendo affascinante e interessante anche il minimo dettaglio. Perché tutto ha una storia, e tutti devono conoscerla senza dare nulla per scontato.
Conoscere il passato ci aiuta vivere meglio il presente. Quello stresso presente che verrà ricordato un domani. L’augurio è che ognuno di noi possa lasciare tracce interessanti per i Panozzo del futuro.
Chi lo segue?
Il pubblico di Giacomo è molto variegato: dai giovani dei primi anni delle scuole superiori, agli adulti. Questo aspetto è emblematico perché fa capire quanto le storie possano essere trasversali. Il modo in cui riesce ad intrattenere colpisce chiunque abbia voglia di scoprire e sia curioso. Di solito parte proprio da un piccolo dettaglio e lo fa diventare la chiave di un quesito a cui tutti vogliono una risposta.
La storia va raccontata senza interpretazione perché non è soggettiva. Giacomo riesce a mantenere sacre le informazioni, profanando in modo ironico l’utilizzo che ne possiamo fare.
Perché lo abbiamo scelto?
Delle materie che vogliamo affrontare la storia era quella più temuta. Come potevamo portare una materia così seria in un mondo come quello dei social? Soprattutto in un periodo in cui per alcuni la preistoria equivale agli anni 80. Così, quando ci siamo imbattuti nel suo profilo su TikTok, è stata una sorpresa. È come se fossimo tornati sui banchi di scuola. Ci siamo appassionati senza accorgercene al giovane “professore”, che con le sue battute rende moderno anche l’Alto Medioevo. Lo abbiamo subito invitato e con immenso piacere ha accettato. La sua sfida è quella di cambiare la nostra storia, visto che quello che stiamo vivendo non si ricorderà come il migliore dei capitoli.