Veronica Repetti (@linguisticattiva)

Laureata in scienze linguistiche e attuale studentessa di logopedia, utilizza i social per parlare di linguistica in modo dissacrante

Chi è Veronica?

Dato che si parla di parole, utilizziamo quelle che lei stessa utilizza per definirsi: “amante delle parole, arrogante comunicatrice e irriverente accademica”. Non a caso il suo nickname è “Linguisticattiva“, un gioco di parole che unisce l’argomento e il suo atteggiamento che ricorda le insegnanti di un tempo. Ma la sua dolcezza, alla fine, tranquillizza chiunque l’ascolti.

Ha 27 anni e si è laureata in Lettere e Scienze linguistiche. Attualmente frequenta il dottorato in Psicologia e Scienze cognitive presso l’Università degli Studi di Genova ed è membro del Laboratorio di Linguaggio e Cognizione. Ha consacrato la sua vita allo studio della linguistica, che troppo spesso viene relegata all’ambito accademico, nonostante la lingua sia una delle facoltà che meglio ci caratterizza come umani.

Le lingue, infatti, possono essere ponti o muri: lei vuole essere il collegamento tra questa materia cosí specialistica e la realtà quotidiana di ognuno di noi.

Ha scelto i social come sfida personale per vedere se esistono davvero tanti appassionati di linguistica come lei, o sono solo creature mitologiche. Sui suoi canali ha inventato molte formule originali per attirare l’attenzione sull’argomento, che sembra difficile ma che in realtà… lo è.

Il suo obiettivo è rendere consapevoli le persone che le lingue posseggono fascino se ben comprese, oltre che utilizzate. Sapere che una parolaccia è un disfemismo, ad esempio, ci può servire per scusarci nel caso ci scappi in un luogo di lavoro. Oppure, conoscere la differenza tra la lingua e il linguaggio, ci aiuta a capire che la prima è il prodotto sociale della seconda, e che quindi non andrebbero utilizzate come sinonimi.

Perché la verità è che, per quanto si pensi di conoscerla, la lingua è come il cuore: ogni tanto è sempre meglio fare un check.

Chi segue Veronica?

Il pubblico di Veronica è estremamente eterogeneo: appassionati di lingue, studenti disperati che cercano di sdrammatizzare l’esame di linguistica, ma anche semplici curiosi che vogliono imparare di più sul funzionamento del linguaggio in modo leggero. L’età dei suoi follower è estremamente trasversale. Il comune denominatore è la curiosità di conoscere l’origine di ogni vocabolo. Perché che si parli di parolacce o di dialetti, Veronica riesce sempre a spiegare l’aspetto fonetico o l’etimologia, come se si parlasse di moda in un club il sabato sera.

Perché l’abbiamo scelta?

La sua originalità non è passata inosservata. L’abbiamo seguita per capire meglio dove volesse parare e siamo finiti per innamorarcene. Al nostro primo incontro ha chiarito subito che, se ci fosse sembrata “distaccata” o poco interessata alla proposta che le stavamo facendo, in realtà non era così: tutto dipendeva dal fatto che vive la gioia come un’emozione privata e in pubblico si esprime principalmente… con le parole (chi l’avrebbe mai detto?). A quel punto abbiamo iniziato a studiare con lei e ad oggi possiamo dire che è veramente unica: ironica, dissacrante ma sempre educata, precisa ed elegante.